Installare un impianto fotovoltaico nel 2025 è ancora una scelta conveniente: grazie agli incentivi fiscali e ai nuovi meccanismi di valorizzazione dell’energia, l’investimento può garantire un risparmio fino all’80% in bolletta.
In questa guida aggiornata vediamo quali sono le agevolazioni disponibili, cosa è cambiato rispetto al passato e come ottenere il massimo dal proprio impianto.
🏛️ Bonus Ristrutturazioni (50%)
Il principale incentivo per chi installa un impianto fotovoltaico nel 2025 resta il Bonus Ristrutturazioni, che consente di detrarre dall’IRPEF:
- il 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 € per unità immobiliare;
- la detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo;
- vale sia per pannelli solari, inverter e strutture, sia per le batterie di accumulo.
👉 In alcuni casi la percentuale può essere ridotta al 36% (per seconde case o altre casistiche specifiche, secondo le circolari dell’Agenzia delle Entrate).
💶 IVA agevolata al 10%
Per gli impianti fotovoltaici residenziali si applica l’IVA ridotta al 10%, invece del 22%.
Questa agevolazione vale sia sulla fornitura che sull’installazione, e viene applicata direttamente in fattura dall’installatore.
📝 Come richiedere gli incentivi fotovoltaico 2025
- Bonus Ristrutturazioni 50%: va richiesto tramite dichiarazione dei redditi, suddiviso in 10 quote annuali. Può includere anche le batterie di accumulo.
- IVA agevolata al 10%: viene applicata direttamente dall’installatore in fattura, senza ulteriori pratiche.
- Ritiro Dedicato (RID): si attiva stipulando un contratto diretto con il GSE dopo l’allaccio dell’impianto.
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): si aderisce tramite piattaforme autorizzate o costituendo un gruppo locale; il contributo GSE dura fino a 20 anni.
👉 Un sopralluogo tecnico consente di verificare i requisiti e definire quali incentivi siano più vantaggiosi per il tuo impianto.
🔄 Stop Scambio sul Posto, spazio a RID e CER
Dal 29 maggio 2025 non è più possibile attivare il meccanismo di Scambio sul Posto per i nuovi impianti.
È rimasta una finestra straordinaria per gli impianti entrati in esercizio entro quella data con richiesta al GSE entro il 26 settembre 2025.
Oggi le alternative sono:
🔹 Ritiro Dedicato (RID)
- Il GSE ritira e remunera l’energia immessa in rete che non viene autoconsumata.
- Il prezzo di ritiro è legato ai valori zonali orari dell’energia.
- È la scelta più comune per chi non installa batterie o produce un surplus costante.
🔹 Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
- Permettono a cittadini, PMI ed enti pubblici di condividere l’energia prodotta localmente.
- L’energia autoconsumata collettivamente riceve un contributo dal GSE.
- La tariffa incentivante, ove applicabile, ha durata ventennale dalla data di avvio.
📌 Cosa incide sul costo (e quindi sulla detrazione)
Gli incentivi rendono il fotovoltaico più accessibile, ma il prezzo reale dell’impianto dipende da variabili di installazione:
- Tipologia di struttura: su tetti piani servono zavorre, con costi extra per materiali e per il noleggio attrezzature (gru, muletti).
- Distanza inverter–contatore: maggiore distanza = cavi con sezione più grande e costi più alti.
- Accessibilità del sito: ponteggi, gru o spazi difficili aumentano tempi e spese.
👉 Per questo solo un sopralluogo tecnico prevendita consente di definire la spesa precisa e quindi anche il valore esatto della detrazione.
🤔 Domande frequenti sugli incentivi 2025
1. Lo Scambio sul Posto è ancora attivo nel 2025?
No, per i nuovi impianti non è più attivabile. Restano validi solo i contratti già in essere e le richieste per impianti entrati in esercizio entro il 29/05/2025 con domanda presentata entro il 26/09/2025.
2. Che cos’è il Ritiro Dedicato (RID)?
È la modalità con cui il GSE ritira e remunera l’energia non autoconsumata immessa in rete. Il prezzo dipende dai valori zonali orari.
3. Come funzionano le Comunità Energetiche (CER)?
Chi produce energia rinnovabile può condividerla con altri utenti della comunità e ottenere un contributo dal GSE per ogni kWh autoconsumato collettivamente. La tariffa incentivante dura fino a 20 anni.
4. Posso ottenere la detrazione fiscale anche per l’accumulo?
Sì, le batterie rientrano nelle spese agevolabili con il Bonus Ristrutturazioni.
5. L’IVA agevolata si applica anche all’impianto fotovoltaico?
Sì, per uso abitativo l’IVA è ridotta al 10% su materiali e posa.